Matteo Zoppas, presidente di ICE: “Nei primi 11 mesi del 2024 sostanziale tenuta dell’export”
“Nei primi undici mesi del 2024, l’export ha registrato una sostanziale tenuta rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-0,7%)”.Lo afferma il presidente di ICE, Matteo Zoppas. “I settori che da gennaio a novembre 2024 hanno offerto i contributi maggiormente positivi sono stati: gioielleria (+20,1%), articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti […] L'articolo Matteo Zoppas, presidente di ICE: “Nei primi 11 mesi del 2024 sostanziale tenuta dell’export” proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.
“Nei primi undici mesi del 2024, l’export ha registrato una sostanziale tenuta rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-0,7%)”.
Lo afferma il presidente di ICE, Matteo Zoppas.
“I settori che da gennaio a novembre 2024 hanno offerto i contributi maggiormente positivi sono stati: gioielleria (+20,1%), articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a.; prodotti alimentari, bevande e tabacco (+7,8%); articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+7,6%), mentre i settori che hanno registrato le contrazioni più significative sono stati autoveicoli (-16,4%), coke e prodotti petroliferi raffinati (-15,9%) – aggiunge -, mezzi di trasporto (-10,8% nel complesso, con un -16,4% per gli autoveicoli), metalli di base e prodotti in metallo (esclusi macchine e impianti) (-3,8%), articoli in pelle, escluso abbigliamento e simili (-8,3%)”.
“Sul fronte dei mercati (sempre nel periodo gennaio novembre 2024) le esportazioni verso i Paesi extra Ue crescono dello 0,9%: spiccano in positivo la Turchia (+25,8%, con il contributo fondamentale della gioielleria), Asean (+8,3%) Opec (+7,6) e in negativo la Cina (-21,1%), la Germania (-5,1%) e gli Stati Uniti (-3,6%), mentre l’export verso i Paesi Ue cala del -2,1%.”
“Il mese di dicembre sarà decisivo per capire se l’export complessivo del 2024 riuscirà a superare il risultato dell’anno precedente, ovvero 626 miliardi di euro.
Il congiunturale del mese di novembre offre un segno positivo: rispetto ad ottobre del 2024 le esportazioni italiane dimostrano una crescita percentuale dell’1,4%.
A fare da traino sono le vendite nell’area extra Ue (+6,1%) rispetto all’area Ue dove registrano un lieve calo (-2,9%) – sottolinea il presidente di ICE.
Confrontando il mese di novembre 2024 con lo stesso mese dell’anno precedente, la flessione si attesta intorno al -2,7%”.
“A pesare maggiormente è il calo delle esportazioni verso i Paesi europei (-6%) a fronte di una sostanziale tenuta di quelle verso l’area extra Ue (+0,9%).
Sul fronte dei mercati i cali più significativi (sempre a novembre 2024 rispetto a novembre del 2023) si registrano verso l’Austria (-20,9%), la Germania (-7,5%), il Belgio (-8,6%) e la Francia (-4,5%), Polonia (-9,9%) e Romania (-8,5%)”.
“Nei mercati Extra Ue si registra una crescita marcata verso la Turchia (+38,9%) gli OPEC (+19,3%) e verso il di Regno Unito (+12,9%) a fronte di un calo per Stati Uniti -11, Cina -19,2%.
In primo piano, a livello europeo, resta il tema dei dazi per gli USA su cui grava ancora un’incognita.
Le forze diplomatiche e governative sono al lavoro per ottenere il miglior risultato dalle trattative bilaterali, nonostante la partita si giochi a livello di Unione.
“Il calo dei mercati si rispecchia nell’andamento dei settori. Quelli che contribuiscono maggiormente alla riduzione sono gli autoveicoli (-32,8%), i macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) (-8,5%), coke e prodotti petroliferi raffinati (-20,8%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (-13,1%)”.
“Crescono, su base annua, le esportazioni di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+17,9%), articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (+24,3%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+3,0%)” – conclude Zoppas.
“A fronte delle difficoltà riscontrate in settori come quello automobilistico e l’incertezza della moda, esistono però dei segnali di positività che provengono dall’alimentare, la farmaceutica e l’aerospazio.
Bacini di potenzialità importanti da sviluppare che fanno il paio con il contributo che potrebbero dare la ripresa di settori in crisi ed aree oggi bloccate come Russia e Cina”.
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