Cruciale rendere più moderna la distribuzione di energia elettrica | L’analisi di Francesco Giorgianni, componente della Consulta dell’Ispettorato di Sicurezza Nucleare

La recente legge di bilancio ha avviato una trasformazione significativa nei sistemi di distribuzione dell’energia elettrica in Italia. I 117 distributori attuali dovranno presentare al Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica piani di investimento ambiziosi volti a migliorare la sicurezza, l’affidabilità e l’efficienza della rete. Questi interventi mirano a supportare gli obiettivi di decarbonizzazione […] L'articolo Cruciale rendere più moderna la distribuzione di energia elettrica | L’analisi di Francesco Giorgianni, componente della Consulta dell’Ispettorato di Sicurezza Nucleare proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

Gen 21, 2025 - 08:52
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Cruciale rendere più moderna la distribuzione di energia elettrica | L’analisi di Francesco Giorgianni, componente della Consulta dell’Ispettorato di Sicurezza Nucleare

La recente legge di bilancio ha avviato una trasformazione significativa nei sistemi di distribuzione dell’energia elettrica in Italia. I 117 distributori attuali dovranno presentare al Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica piani di investimento ambiziosi volti a migliorare la sicurezza, l’affidabilità e l’efficienza della rete. Questi interventi mirano a supportare gli obiettivi di decarbonizzazione al 2050 e a rafforzare la protezione delle infrastrutture contro i sempre più frequenti attacchi informatici.

In cambio di tali investimenti, le società distributrici otterranno un’estensione delle concessioni per venti anni, una misura che ha suscitato alcune critiche, considerandola in contrasto con le regole che prevedevano gare entro il 2025.

Tuttavia, rispetto al contesto del 1999, quando il decreto Bersani introdusse le gare al 2030 per stimolare la concorrenza, il panorama è profondamente cambiato. L’Unione Europea ha stabilito che i distributori non devono più occuparsi della vendita di energia, concentrandosi esclusivamente sull’efficienza e sulla resilienza della rete.

La legge di bilancio richiede investimenti in tre aree strategiche:

  • Resilienza delle reti, per rispondere ai cambiamenti climatici.
  • Flessibilità e integrazione con la generazione distribuita.
  • Adeguamento delle reti alle aree idonee per le fonti rinnovabili.

Il sistema elettrico, originariamente progettato per flussi top-down, deve evolvere verso un modello bottom-up, in cui il cliente produttore contribuisce attivamente alla rete nazionale. Questo implica la necessità di infrastrutture in grado di integrare fonti rinnovabili, sostenere la mobilità elettrica e favorire lo sviluppo delle Comunità energetiche e dei Distretti energetici.

Un ruolo cruciale è svolto dai piccoli distributori, che garantiscono il servizio in aree montane e poco popolate, contribuendo all’equilibrio idrogeologico e alla gestione del territorio. Sarà fondamentale introdurre una tariffazione che riconosca questi crescenti impegni.

La normativa europea più recente non impone gare per le concessioni ma definisce criteri chiari per il ruolo dei distributori. L’estensione delle concessioni subordinata a investimenti mirati appare quindi in linea con una transizione energetica sostenibile.

L’Arera avrà il compito di definire gli aspetti normativi ancora aperti, assicurando che i costi degli investimenti non ricadano eccessivamente sui clienti finali. La modernizzazione della distribuzione elettrica in Italia è ormai tracciata: la sfida sarà implementare i piani in modo efficiente e sostenibile.

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