Due per mille ai partiti, al Pd due milioni in più e Meloni prende 5 milioni

Il Dipartimento delle Finanze ha reso note le cifre dei finanziamenti ai partiti da parte dei contribuenti con la Dichiarazione dei Redditi.

Gen 23, 2025 - 17:06
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Due per mille ai partiti, al Pd due milioni in più e Meloni prende 5 milioni

Sono stati resi pubblici i conti del 2xmille ai partiti politici italiani. Il Pd si conferma il partito più finanziato dai contribuenti, con 10 milioni di euro, mentre Fratelli d’Italia si ferma a “soli” 5 milioni.

I partiti più scelti nel 2025: la lista

Sono stati pubblicati i dati relativi ai fondi ricevuti dai contribuenti attraverso la destinazione del 2xmille. Dal documento del ministero dell’Economia (Mef) apprendiamo che la ripartizione del gettito derivante dal 2xmille dell’Irpef ha premiato, ancora una volta, il Partito Democratico. Bene anche Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle.

I valori dell’anno finanziario, relativi alle dichiarazioni 2024 e redditi 2023:

Partiti politici Scelte valide % scelte sul numero contribuenti totale 2%oo spettante
Azione 53.639 0,13% 1.289.706 euro
Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale 382.457 0,91% 5.658.481 euro
Italia Viva 55.814 0,13% 1.116.947 euro
Lega per Salvini Premier 90.494 0,22% 1.156.933 euro
Movimento 5 Stelle 239.240 0,57% 2.739.399 euro
Partito Democratico 628.782 1,50% 10.286.158 euro
Più Europa 57.220 0,14% 821.527 euro

Rispetto allo scorso anno, il Partito Democratico è riuscito a incassare circa 2 milioni di euro in più. Infatti nel 2023 si portava a casa 8,1 milioni di euro. Il Pd continua a mantenere una solida base di contribuenti. Anche Fratelli d’Italia aumenta i contributi ricevuti e prosegue la crescita già segnalata nel 2023, quando aveva ricevuto 4,8 milioni di euro (+53,5% rispetto al 2022).

Conferma anche per il Movimento 5 Stelle, che passa da 1,8 milioni a 2,7 milioni di euro. La Lega invece perde spazio, passando da 1,5 a 1,1 milioni di euro nel giro di un anno. I dati relativi allo scorso anno possono essere visionati in un recente approfondimento fatto dalla redazione di QuiFinanza.

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