Report Wef: guerre, disinformazione e ambiente sono i rischi maggiori all’orizzonte a breve termine
I conflitti armati tra Stati, la disinformazione e la diffusione di notizie false sono al primo posto tra i rischi a breve termine. E’ quanto emerge dal Global Risks Report 2025 pubblicato oggi dal World Economic Forum e realizzato in collaborazione con Marsh & McLennan e Zurich Insurance. L’indagine rivela un panorama globale sempre più frammentato, in cui le crescenti sfide geopolitiche, ambientali, sociali e tecnologiche minacciano la stabilità e il progresso. E nel lungo periodo, guardando all’orizzonte dei prossimi 10 anni, dominano i rischi ambientali guidati da eventi meteorologici estremi, perdita di biodiversità e collasso degli ecosistemi. «Le crescenti tensioni geopolitiche, la frattura della fiducia globale e la crisi climatica stanno mettendo a dura prova il sistema globale come mai prima – ha affermato Mirek Dusek, Managing Director del World Economic Forum. – In un mondo caratterizzato da crescenti divisioni e rischi a cascata, i leader globali hanno una scelta: promuovere la collaborazione e la resilienza, o affrontare un’instabilità crescente. La posta in gioco non è mai stata così alta». Quasi due terzi degli intervistati prevedono un panorama globale turbolento o tempestoso entro il 2035, causato in particolare dall’intensificarsi delle sfide ambientali, tecnologiche e sociali. L'articolo Report Wef: guerre, disinformazione e ambiente sono i rischi maggiori all’orizzonte a breve termine proviene da Business24tv.it. Report Wef: guerre, disinformazione e ambiente sono i rischi maggiori all’orizzonte a breve termine
I conflitti armati tra Stati, la disinformazione e la diffusione di notizie false sono al primo posto tra i rischi a breve termine. E’ quanto emerge dal Global Risks Report 2025 pubblicato oggi dal World Economic Forum e realizzato in collaborazione con Marsh & McLennan e Zurich Insurance.
L’indagine rivela un panorama globale sempre più frammentato, in cui le crescenti sfide geopolitiche, ambientali, sociali e tecnologiche minacciano la stabilità e il progresso. E nel lungo periodo, guardando all’orizzonte dei prossimi 10 anni, dominano i rischi ambientali guidati da eventi meteorologici estremi, perdita di biodiversità e collasso degli ecosistemi.
«Le crescenti tensioni geopolitiche, la frattura della fiducia globale e la crisi climatica stanno mettendo a dura prova il sistema globale come mai prima – ha affermato Mirek Dusek, Managing Director del World Economic Forum. – In un mondo caratterizzato da crescenti divisioni e rischi a cascata, i leader globali hanno una scelta: promuovere la collaborazione e la resilienza, o affrontare un’instabilità crescente. La posta in gioco non è mai stata così alta».
Quasi due terzi degli intervistati prevedono un panorama globale turbolento o tempestoso entro il 2035, causato in particolare dall’intensificarsi delle sfide ambientali, tecnologiche e sociali.
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