Commerzbank, mossa anti UniCredit: taglio di migliaia di posti di lavoro

Fonti dei media indicano che la banca tedesca aveva già in programma diversi licenziamenti e ora si attenderà metà febbraio per valutare il nuovo piano presentato dalla Ceo Orlopp, in programma in occasione della presentazione dei conti dell’istituto.

Gen 20, 2025 - 11:16
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Commerzbank, mossa anti UniCredit: taglio di migliaia di posti di lavoro

Tagliare di posti di lavoro nel tentativo di respingere le avance indesiderate di UniCredit. Questa è l’ipotesi lanciata dal quotidiano Financial Times per Commerzbank, finita nel mirino dalla banca guidata da Andrea Orcel. I licenziamenti sarebbero “nell’ordine delle migliaia”, secondo fonti del media britannico.

Le riduzioni di posti di lavoro potrebbero essere guidate dalla digitalizzazione, in particolare dall'adozione dell'Intelligenza Artificiale, con funzioni IT potenzialmente ‘nearshored’ in altri paesi europei al di fuori della Germania.

La scorsa settimana il presidente del consiglio di sorveglianza di Commerzbank, Jens Weidmann, aveva dichiarato al quotidiano Handelsblatt che ci sono poche possibilità di una fusione amichevole con UniCredit dopo l'acquisto a sorpresa da parte della banca italiana di una grande partecipazione nell'istituto di credito tedesco. UniCredit controlla ora circa il 28% delle azioni di Commerzbank, di cui l'istituto milanese detiene direttamente circa il 9,5%, e si è assicurata l'accesso a un totale del 18,5% attraverso strumenti finanziari.

A Francoforte, intanto, l’indiscrezione ha attirato acquisti sul titolo Commerzbank, in crescita del 2% dopo un’ora di contrattazioni, salito a 17,922 euro per azione.

I tagli al personale dovrebbero essere compresi nel nuovo piano di Commerzbank, in agenda nelle prossime settimane, in particolare il 13 febbraio in occasione dei conti trimestrali e annuali.

Con il nuovo piano, la nuova amministratrice delegata della banca tedesca, Bettina Orlopp, punta a dimostrare che la banca può migliorare la redditività e i pagamenti agli azionisti in modo autonomo. Il piano, però, sarebbe ancora in fase di sviluppo, e la banca ha avvisato di "non poter anticipare le prossime discussioni nei consigli di amministrazione e di sorveglianza".

Se le riduzioni di personale erano state segnalate come rischio derivante da una fusione tra i due istituti, in realtà la mossa segnerebbe un’accelerazione rispetto ad una ristrutturazione già valutata dai tedeschi per il futuro. Già in fase di ristrutturazione erano stati tagliati migliaia di posti di lavoro e dall’avvio del piano avvenuto nel 2021 era stata chiusa circa la metà delle 800 filiali della banca tedesca.

Gli stessi sindacati avevano avvisato che l’acquisizione potrebbe mettere a rischio fino a 15.000 posti di lavoro, una questione che ha assunto una dimensione di sensibilità politica extra in vista delle elezioni federali tedesche, che si terranno il mese prossimo. Il governo tedesco, che detiene ancora una quota del 12% della banca, ha infatti più volte manifestato la sua contrarietà all’operazione, nonostante abbia già venduto il 4,5% proprio a UniCredit lo scorso anno.

Intanto, lo scorso 7 gennaio 2025 Barclays ha superato la soglia del 10% nel capitale di Commerzbank. In particolare, le sue partecipazioni includono il 7,72% in azioni fisiche e l'8,33% in strumenti finanziari, per una quota potenziale del 16%, posizioni assunte utilizzando fondi propri.

La mossa arriva dopo che nei mesi scorsi erano uscite indiscrezioni sulla possibilità che Barclays fosse una delle banche che ha sostenuto UniCredit nella costruzione della sua partecipazione in Commerzbank.

Nel dettaglio, Barclays ha acquisito partecipazioni in Commerzbank consistenti in posizioni lunghe sintetiche a seguito della stipula di transazioni derivate con controparti di mercato e posizioni lunghe fisiche per coprire transazioni derivate relative a Commerzbank.

Le partecipazioni di Barclays relative all’istituto tedesco "non sono finalizzate all'attuazione di alcun obiettivo strategico di Barclays in relazione a Commerzbank né al conseguimento di profitti di negoziazione da un investimento finanziario nella banca", si legge in una nota. Inoltre, Barclays non cerca di esercitare influenza sulla nomina dei membri degli organi di gestione e di vigilanza di Commerzbank.

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