Continua l’esodo di società dall’AIM di Londra

Continua l’esodo di società dal mercato degli investimenti alternativi (AIM) di Londra, esodo che non si fermerà nel2025 nonostante i tentativi fatti dai vertici sia politici che finanziari per attrarre nuove matricole. Nel 2024 ben 89 aziende hanno detto addio al listino e solo 18 sono state le new entry. Diverso, invece, il saldo del 2021, quando ci sono state solo 54 partenze dall’AIM e 66 aggiunte. Questo segmento della Borsa di Londra è riservato alle aziende più piccole con meno requisiti di quotazione rispetto al mercato principale. Molti membri, però, hanno deciso di abbandonare il listino AIM o di mettersi in vendita, dato che le valutazioni del mercato sono crollate e le modifiche alle norme fiscali britanniche hanno reso queste quotazioni meno attraenti. Soprattutto se paragonate all’andamento delle borse USA o di quelle europee in particolare dopo la Brexit. A questo si aggiunge anche il dimezzamento degli sgravi fiscali per la successione. In passato, infatti, i proprietari di aziende quotate all’AIM potevano beneficiare di un’esenzione totale dall’imposta di successione sulle loro partecipazioni. Ma nel suo bilancio del 30 ottobre, il Ministro delle Finanze Rachel Reeves ha decretato un’imposta effettiva del 20% sulle loro partecipazioni. “Stiamo assistendo ad un numero crescente di consigli di amministrazione di società AIM che stanno valutando le loro opzioni, tra cui l’esecuzione di un processo di vendita privata o pubblica, e – in particolare nella fascia più grande – c’è una tendenza crescente per le società AIM a pensare ad un passaggio al mercato principale per beneficiare in parte di una maggiore liquidità”, ha detto Marc Jones, amministratore delegato che si occupa di M&A presso Peel Hunt. A questo si aggiungono le parole di Graham Simpson, responsabile di Quest Research. “La scomparsa dell’AIM sarebbe catastrofica”, ha detto Simpson, aggiungendo che sarebbe un’ammissione che la Gran Bretagna non è interessata a sostenere gli imprenditori, le startup e le aziende in crescita. L'articolo Continua l’esodo di società dall’AIM di Londra proviene da Business24tv.it. Continua l’esodo di società dall’AIM di Londra

Gen 16, 2025 - 11:08
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Continua l’esodo di società dall’AIM di Londra

Continua l’esodo di società dal mercato degli investimenti alternativi (AIM) di Londra, esodo che non si fermerà nel2025 nonostante i tentativi fatti dai vertici sia politici che finanziari per attrarre nuove matricole. Nel 2024 ben 89 aziende hanno detto addio al listino e solo 18 sono state le new entry. Diverso, invece, il saldo del 2021, quando ci sono state solo 54 partenze dall’AIM e 66 aggiunte.

Questo segmento della Borsa di Londra è riservato alle aziende più piccole con meno requisiti di quotazione rispetto al mercato principale.

Molti membri, però, hanno deciso di abbandonare il listino AIM o di mettersi in vendita, dato che le valutazioni del mercato sono crollate e le modifiche alle norme fiscali britanniche hanno reso queste quotazioni meno attraenti. Soprattutto se paragonate all’andamento delle borse USA o di quelle europee in particolare dopo la Brexit. A questo si aggiunge anche il dimezzamento degli sgravi fiscali per la successione. In passato, infatti, i proprietari di aziende quotate all’AIM potevano beneficiare di un’esenzione totale dall’imposta di successione sulle loro partecipazioni. Ma nel suo bilancio del 30 ottobre, il Ministro delle Finanze Rachel Reeves ha decretato un’imposta effettiva del 20% sulle loro partecipazioni.

“Stiamo assistendo ad un numero crescente di consigli di amministrazione di società AIM che stanno valutando le loro opzioni, tra cui l’esecuzione di un processo di vendita privata o pubblica, e – in particolare nella fascia più grande – c’è una tendenza crescente per le società AIM a pensare ad un passaggio al mercato principale per beneficiare in parte di una maggiore liquidità”, ha detto Marc Jones, amministratore delegato che si occupa di M&A presso Peel Hunt. A questo si aggiungono le parole di Graham Simpson, responsabile di Quest Research. “La scomparsa dell’AIM sarebbe catastrofica”, ha detto Simpson, aggiungendo che sarebbe un’ammissione che la Gran Bretagna non è interessata a sostenere gli imprenditori, le startup e le aziende in crescita.

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