Con l’era-Trump torna il trading guidato dai titoli di giornale: trader avvisati
Ieri l’attenzione era naturalmente rivolta all’insediamento di Donald Trump come 47° Presidente degli Stati Uniti. Per i mercati finanziari, tuttavia,…
Ieri l’attenzione era naturalmente rivolta all’insediamento di Donald Trump come 47° Presidente degli Stati Uniti.
Per i mercati finanziari, tuttavia, il “divertimento” è iniziato ancor prima del giuramento ufficiale.
Le discussioni si sono concentrate sulle probabili politiche commerciali di Trump, con il Wall Street Journal che ha riportato notizie in grado di indebolire il dollaro e alimentare l’appetito per il rischio nel pomeriggio di lunedì. Questo trend ha trovato sponda nelle condizioni di scambio più sottili del solito a causa della chiusura della borsa di Wall Street per il Martin Luther King Day.
Secondo i rapporti del WSJ e successivamente confermati da Reuters, Trump intende delineare la sua “visione commerciale” il primo giorno della sua amministrazione, evitando però di imporre dazi immediati. Al contrario, ha incaricato le agenzie governative di “indagare e rimediare” ai deficit commerciali persistenti, con un focus su Cina, Canada e Messico.
Tuttavia, il linguaggio adottato è piuttosto inquietante: l’assenza di dazi oggi non garantisce che non verranno imposti in futuro. È facile immaginare che queste “indagini” concludano che i dazi siano l’unico rimedio ai deficit. Nel suo discorso inaugurale, Trump ha ribadito che gli Stati Uniti “imporranno dazi e tasse ai paesi stranieri” e ha accennato alla possibilità di introdurre dazi su Messico e Canada a partire dal primo.
Nonostante ciò, come rilevato da Michael Brown, Senior Research Strategist di Pepperstone, si è avuta l’impressione che i mercati abbiano preferito ignorare queste sfumature visto che i futures azionari si sono posizionati in in forte rialzo prima di ritracciare mentre il dollaro Usa ha segnato un netto calo probabilmente a causa di posizionamenti speculativi e dell’allentamento delle coperture per scenari peggiori.
Futures in rialzo e dollaro in calo sono state le prime reazioni dei trader all’inizio dell’era Trump. Ricordiamo che su entrambi questi asset si può speculare attraverso strumenti derivati come i CFD che consentono di usare la leva per amplificare i guadagni (ma aumenta anche il livello di rischio che si corre).
L’andamento dei mercati nel dettaglio
Il future dell’S&P 500 ha superato quota 6.000, mentre il dollaro ha perso terreno contro tutte le principali valute, con l’indice DXY sceso sotto i 108 punti. Nella sfera FX del G10, i guadagni sono stati più significativi contro valute vulnerabili ai potenziali dazi, come l’euro, che è tornato sopra 1,04, e il dollaro canadese, che ha raggiunto i livelli migliori dell’ultimo mese.
Nonostante il calo registrato a seguito dell’inizio dell’era Trump, Brown resta dell’idea che il dollaro sia destinato a rafforzarsi durante il mandato di Trump sfruttando la narrativa sull'”eccezionalismo americano” e grazie anche all’atteggiamento più aggressivo della Fed rispetto alle altre banche centrali. Per l’esperto, quindi, il dollaro resta sempre da comprare nelle fasi di debolezza.
Più in generale, due sono le previsioni di Brown in merito a quello che potrebbe accade durante l’era Trump:
- tanto per iniziare la priorità di Trump è la performance dei mercati finanziari, con Wall Street e la crescita economica al centro. In questo contesto avviare una guerra commerciale che danneggi il mercato azionario sarebbe controproducente. Ed ecco perchè il nuovo inquilino della Casa Bianca non forza la mano sulla questione tariffe.
- in secondo luogo l’era di Trump segna il ritorno del “trading guidato dai titoli di giornale”, con decisioni di governo dettate da tweet, rapporti contrastanti e alta volatilità. Queste dinamiche sono destinate a generare maggiore incertezza e volatilità su più asset.
Chi volesse investire sui mercati nella nuova era trumpiana, non può prescindere da questi due elementi. Preferire un approccio che gli ignora significherebbe esporti ad un grave rischio. Le regole sono cambiate e anche le caratteristiche del trading devono adeguarsi.
Qual è la tua reazione?