Bond: i nuovi collocamenti governativi e corporate sotto la lente
Analisi delle nuove obbligazioni governative e corporate emesse nel corso della settimana
Dopo un’esplosiva prima settimana di gennaio sul fronte delle nuove emissioni, anche la seconda mantiene un alto livello di emittenti che hanno fatto funding sul mercato approfittando di una fase in cui la ricerca di rendimento da parte degli investitori è alta per la paura che i tassi sarano abbassati dalle banche centrali nel corso dell’anno, anche se a livello reale i rendimenti non sembrano tenere troppo conto di questo aspetto, sia in Eurozona che sulle altre principali divise come dollaro Usa e sterlina.
Il rendimento del nostro Btp decennale è salito fino al 3,8% per una media settimanale in area 3,65%, lo spread contro Bund è sempre ottimo a quota 112 ma tutta l’Eurozona si è alzata, con la Francia che avvicina la soglia del 3,5%. La media dei titoli EU è al 3,06%. Per il Treasury decennale il rendimento sfiora il 4,7% mentre la sterlina sotto pressione ha portato il Gilt decennale al 4,75%.
La seconda parte della settimana è stata contraddistinta da un marcato rientro dei tassi di mercato, accentuatosi dopo la diffusione del dato sull’inflazione Usa di dicembre. L’indice dei prezzi al consumo il mese scorso ha registrato il maggior aumento congiunturale da marzo, anche se funzionari della Fed hanno segnalato soprattutto il rallentamento della componente di fondo rispetto all’anno prima, pur in un contesto di incertezza legato al possibile impatto delle politiche promesse da Trump. Dopo la pubblicazione dei dati Usa il mercato monetario continua a scommettere su un primo taglio dei tassi da parte di Fed soltanto in giugno ma dà una chance del 50% a una seconda mossa espansiva entro fine anno.
Le nuove emissioni governative sotto la lente
A livello di titoli governativi è stata la settimana dell’EU che ha convogliato l’attenzione con una doppia emissione, divisa tra un nuovo tre anni benchmark emesso per sei miliardi con cedola del 2,625%, prezzo d’emissione a 99,999 e Isin EU000A4D5QM6; l’altra parte del deal ha riguardato il tap per cinque miliardi con scadenza ottobre 2054 con cedola del 3,375% emesso al prezzo di 94,808. Il deal iniziale era stato fatto nel mese di ottobre 2024 al prezzo di 99,825, da qui si evince come in pochi mesi i rendimenti si siano rialzati, infatti questa tranche ha rendimento a scadenza del 3.66% ed ha avuto subito un grande appeal successivamente col prezzo salito in area 96,5. Il eal è stato di grande successo con il book del tap oltre 115 miliardi di richieste, mentre quello del tre anni ha visto 82 miliardi di book.
La Grecia ha emesso il nuovo bond a dieci anni con il primo collocamento sindacato del 2025. Il nuovo bond ellenico decennale ha scadenza nel 2035 e rimpiazzerà come benchmark quello emesso agli inizi dello scorso anno e con scadenza nel giugno del 2034. La buona notizia per gli investitori è che esso ha offerto un rendimento in crescita rispetto al precedente: 3,60% contro il 3,478% nelle ore precedenti del decennale sul mercato secondario. Il titolo è stato fissato a +102 punti base sopra il midswap, meno dei +107 attesi all’inizio dell’operazione. Gli ordini sono stati elevati. Dopo circa un’ora dall’apertura dei libri, superavano i 33 miliardi di euro. Alla fine sono arrivati a 42,5 miliardi. L’importo assegnato è stato di quattro miliardi, ben sopra la forbice prevista di 2,5-3 miliardi. Esso servirà con ogni probabilità a ripagare anticipatamente debiti per 5,29 miliardi nell’arco dell’anno. Il Governo prevede di emettere nell’intero 2025 qualcosa come otto miliardi, di cui sei miliardi attraverso due collocamenti sindacati e altri due miliardi attraverso la riapertura di bond già in circolazione sul mercato. Rating assegnato alla Grecia: BBB-/BBB-/Ba1, Isin GR012041758.
Oltre 25 miliardi le richieste arrivate per il Portogallo decennale emesso per quattro miliardi con cedola del 3% e prezzo d’emissione a 99,36, Isin PTOTEAOE0005 con taglio minimo da un euro.
In emissione anche l’Irlanda con un nuovo trentennale per tre miliardi collocato con cedola del 3,15% e prezzo di 99,931, Isin IE00080U68D3. Le richieste sono state oltre dieci volte l’offerta ed il deal avendo taglio da 1 euro è particolarmente ricercato dagli investitori visto il rating alto delle agenzie Aa3/AA/AA, con outlook positivo per la maggior parte.
In Germania la Federal State of Saarland ha collocato con successo un’obbligazione senior sulla scadenza a dieci anni. Ammontare emesso 500 milioni di euro con ordini che hanno raggiunto 3,6 miliardi. Il livello inizialmente comunicato al mercato di circa +44 punti base sopra il tasso mid-swap è stato pertanto rivisto e fissato a +42 punti base. In conseguenza di questo la cedola annuale è stata determinata pari al 3%, con prezzo di emissione/re-offer di 98,6957 e rendimento finale 3,005%. Lotto minimo negoziabile mille euro con multipli di mille, rating AAA e Isin DE000A383UZ5.
I nuovi corporate sotto i riflettori
Banco Bpm, colloca un titolo di debito a cinque anni sul mercato primario. E’ la prima obbligazione del 2025. La scadenza è il 21 gennaio 2030, senior preferred, Isin IT0005632267 cedola 3,375% per 500 milioni, prezzo d’emissione a 99,607 con prerformace nel grey market di un quarto di punto.
Iren, operatore nella distribuzione di energia elettrica, ha lanciato un’obbligazione ibrida perpetua. La size del bond, non richiamabile per 5,25 anni, non supererà quota 500 milioni di euro. L’obbligazione ibrida non ha scadenza e presenta una prima call esercitabile dall’emittente a gennaio 2030. Prime indicazioni di rendimento in area 5,125%. Lotto mnimo 100mila euro con multipli di mille, rating BB+ e Isin XS2977890313. A termine collocamento gli ordini hanno superato 3,4 miliardi e la guidance iniziale è stata abbassata a 4,625%.
Dopo il deal di Enel della scorsa settimana, è arrivato il deal simile da parte di Eni che ha annunciato due nuove emissioni di obbligazioni subordinate ibride perpetue, denominate in euro, a tasso fisso e destinate ad investitori istituzionali, insieme al riacquisto di un precedente bond, sempre ibrido. L’importo delle nuove emissioni è di 1,5 miliardi di euro. Le obbligazioni hanno ricevuto ordini per circa cinque miliardi di euro. La data di regolamento è prevista per il 21 gennaio 2025. La prima emissione perpetua subordinata ibrida (Isin XS2963891028) ha un ammontare di 900 milioni di euro, con un prezzo di re-offer del 99,354% e una cedola annua del 4,5% fino alla prima data di reset prevista a 6,25 anni dall’emissione, il 21 aprile 2031. Senza rimborso anticipato, a partire da quella data la cedola annua verrà rideterminata e successivamente ogni cinque anni, pari al tasso Euro Mid Swap di pari periodo di volta in volta in vigore sommato a un margine iniziale di 208,3 punti base. Il margine sarà ulteriormente incrementato di 25 punti base a partire dal 21 aprile 2036 e di ulteriori 75 punti base a partire dal 21 aprile 2051. La seconda emissione perpetua subordinata ibrida (Isin XS2963891531) dell’ammontare di 600 milioni di euro, ha un prezzo di re-offer del 99,114% e una cedola annua del 4,875% fino alla prima data di reset prevista a 9,25 anni dall’emissione, 21 aprile 2034. Come per la prima, senza rimborso anticipato la cedola annua verrà rideterminata a partire da quella data e successivamente ogni cinque anni, pari al tasso Euro Mid Swap di periodo sommato a un margine iniziale di 239,9 punti base. Stessi incrementi per il margine: 25 punti base a partire dal 21 aprile 2039 e altri 75 punti base a partire dal 21 aprile 2054. Rating assegnato alle obbligazioni BBB/BBB/Baa3.
BMW, gruppo internazionale che opera nel settore automobilistico, ha lanciato un’obbligazione suddivisa in due tranche: a 4,5 e otto anni. L’emissione ha taglio da un miliardo per la tranche a 4,5 anni e 750 milioni per la tranche a otto anni. L’obbligazione, è stata accolta da molti ordini pari a circa tre volte l’ammontare offerto, totalizzando richieste totali per circa 2,8 miliardi per la tranche a 4.5 anni e 2 miliardi per la tranche a otto anni. La forte richiesta registrata ha consentito a BMW di comprimere i rendimenti, la tranche a 4,5 anni è scesa a 75 punti base sul midswap il rendimento rispetto alle indicazioni iniziali di 110 punti base abbassate inizialmente a 80; la tranche a otto anni ha visto ridursi a 105 punti base sul midswap il rendimento rispetto alle indicazioni iniziali di 135/140 punti base. Nel dettaglio il bond a con scadenza luglio 2029 (Isin XS2982332400) offre una cedola annua lorda del 3,125%, prezzo 9,.905 e rendimento 3.151%; il bond con scadenza gennaio 2033 (XS2982332319) offre una cedola del 3,59%, prezzo 99,89 e rendimento 3,516%. L’emittente ha rating A2/A e lotto minimo di mille euro con multipli di mille, taglio appettibile alla clientela retail.
Approfittando del buon “mood” del mercato, la multiutility EDP ha puntato sul mercato obbligazionario con il collocamento di un green bond per l’importo di 750 milioni di euro. Le richieste hanno più che sestuplicato l’offerta, arrivando a cinque miliardi. E così, il bond portoghese ha potuto spuntare un rendimento alla scadenza più basso delle previsioni iniziali fissando uno spread finale di 107 punti base sul tasso midswap rispetto ai 145 punti iniziali. Sarà rimborsato in data 21 luglio 2031, per cui presenta una durata di 5,5 anni. Stacca una cedola lorda fissa del 3,5%, prezzo 99,564 e rendimento 3,579%. Rating BBB, lotto minimo 100mila euro con multipli di mille, Isin XS2978779176.
LEG Immobilien ha collocato un’obbligazione con scadenza a dieci anni, prime indicazioni di rendimento in area +165punti sopra il tasso midswap. L’obbligazione (XS2979755795) sarà rimborsata alla pari alla scadenza fissata il 20 gennaio 2035. Lotto minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di 100mila e rating Baa2. A fine collocamento lo spread è stato abbassato e fissato a +155 punti base. L’obbligazione offre una cedola annua fissa del 3,875% e ammontare 300 milioni di euro.
Holding d’Infrastructures de Transport (HIT) ha collocato un bond con scadenza 21 aprile 2029 e ammontare 600 milioni di euro. Prime indicazioni di rendimento in area +140/145 punti sopra il tasso midswap, abbassate a +102 punti alla chiusura del collocamento. Nel dettaglio: cedola 3,375%, prezzo 99,463, rendimento 3,516%. Isin XS2980865658, lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila e rating BBB-.
Sempre tra i corporate da segnalare Sixt con un’obbligazione con scadenza gennaio 2030 e ammontare 500 milioni euro. L’obbligazione (Isin DE000A4DFCK8) è stata collocata con un rendimento finale del 3,403%, cedola 3,25% e prezzo 99,307. Ordini raccolti sul titolo circa 1,8 miliardi di euro. Lotto minimo mille euro con multipli di mille e rating BBB.
Telefonica, multinazionale spagnola nel settore delle telecomnunicazioni, ha iniziato il collocamento di un nuovo bond a nove anni, scadenza gennaio 2034 e prime indicazioni di rendimento in area +160/165 punti sopra il tasso midswap. Ordini per 2,8 miliardi, rendimento abbassato a +123 punti base. Isin XS2984223102, lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila e rating Baa2/BBB/BBB-. Ammontare dell’emissione fissato a un miliardo di euro.
BPCE ha iniziato il collocamento di un covered bond con scadenza 2 marzo 2032 per un importo di 1,25 milairdi di euro. Si tratta di un bond covered, garantito da mutui ipotecari. Il rendimento offerto è stato fissato a +66 punti base sul tasso midswap, abbassato dai +72 ipotizzati con la guidance iniziale. L’obbligazione bancaria garantita ha raccolto ordini per cinque miliardi di euro. Lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila e rating Aaa/AAA con Isin FR001400WSS7.
Nippon Life, la più grande compagnia di mutua assicurazione sulla vita in Giappone, ha collocato un bond ìsubordinato 30NC10 Tier2 (Isin XS2979680332), taglio benchmark e cedola fissa, con scadenza 23 gennaio 2055 e possibilità di rimborso dopo dieci anni. Le prime indicazioni di prezzo sono di 200 punti base sopra il midswap di pari lunghezza. Il taglio minimo di investimento è di 100mila euro e multupli di mille euro. Ammontare dell’emissione 500 milioni di euro. Rating assegnato all’emissione Aa3.
Aareal Bank ha inziato a sondare il mercato del dollaro ed è pronta a collocare un’obbligazione PerpNC5.5 AT1. Si tratta di un bond subordinato, perpetual, cioè senza scadenza e con una prima call a luglio 2030. Ammontare 400 milioni di dollari, isin XS2971584813 e lotto minimo 200k+200k. Rating assegnato al bond subordinato BB-.
Prosegue l’attività di emissioni obbligazionarie di UniCredit in negoziazione diretta, con l’obiettivo di ampliare ulteriormente la gamma di soluzioni pensate per gli investitori alla ricerca di opportunità di rendimento nel segmento del reddito fisso. Le due nuove obbligazioni saranno direttamente negoziabili sul mercato MOT e Bond-X di Borsa Italiana, disponibili quindi per tutti gli investitori, che potranno negoziarle direttamente dal proprio conto titoli indipendentemente dalla banca di appoggio. Entrambe hanno una durata di dieci anni e pagano cedole variabili legate all’Euribor a tre mesi, una con frequenza trimestrale e l’altra con frequenza annuale, ma si differenziano anche per i rispettivi meccanismi di calcolo del tasso.
In una situazione di incertezza sui tassi, e considerata la risposta al mercato delle ultime obbligazioni a tasso variabile con la leva sull’Euribor a tre mesi (Isin IT0005617375 e IT0005621450) che pagavano rispettivamente tre premi fissi e due premi fissi iniziali e successivamente un tasso variabile pari al tasso Euribor a tre mesi moltiplicato per un fattore di partecipazione pari al 150% e 160%), le nuove obbligazioni sono state pensate per offrire soluzioni differenziate a chi desidera investire a tasso misto o variabile, con meccanismi di calcolo che consentono di cogliere eventuali rialzi (o di mitigare il calo) dei tassi nel corso degli anni. In particolare, l’obbligazione “Fixed to Floater” combina un tasso fisso nel primo anno pari al 5,75%, e dal secondo al decimo anno un tasso variabile pari al tasso Euribor a tre mesi moltiplicato per un fattore di partecipazione pari a 2 volte, mentre l’obbligazione “Superfloater” non prevede un tasso fisso iniziale e offre una leva superiore sul tasso Euribor tre mesi (160%) e con un cap più elevato (6%).
A cura di Carlo Aloisio, senior bond broker
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